vediamo come si comporta il serra

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Serra AdS
view post Posted on 25/2/2010, 00:08




questa è una vecchia discussione che postai su ads,ma visto che ci sono pochi esperti della sezione mare,questo vi sarà di certo utile per questo predatore.
buona lettura a tutti.

per chi volesse predare questo fantastico pesce,l'info è servita



Il Pesce Serra a spinning:

Il pesce serra a spinning
Da qualche anno il pesce serra è entrato di diritto tra le prede tipiche dello spinning in mare, ma convincerlo ad attaccare le esche finte è sempre difficile. Si tratta infatti del predatore più scaltro e imprevedibile delle nostre acque. Famoso per la sua voracità e "cattiveria" , il pesce serra (Pomatomus saltator) può raggiungere i 15 kg per 1,20 mt di lunghezza, ma nel Mediterraneo un esemplare di 4-5 Kg costituisce già un'ottima cattura.
Le esperienze di spinning al pesce serra sono limitate agli ultimi due o tre anni, infatti, pur essendo presente nel Mediterraneo da diversi decenni, questa specie ha fortemente ampliato la propria diffusione solo recentemente, le nostre conoscenze sulle sue abitudini e sul suo comportamento sono quindi ancora molto parziali. Inoltre, la sua imprevedibilità impedisce di formulare qualsiasi tipo di regola considerando anche che il serra mostra comportamenti molto differenti a seconda degli ambienti e delle zone.

Nelle coste sarde i pesci serra compaiono a primavera inoltrata e si trattengono fino alla fine dell'autunno, salvo qualche raro spot dove la loro presenza è stata segnalata anche nei periodi più freddi. Il alcune zone del Tirreno (Lazio, Toscana) possono considerarsi stanziali per tutto l'anno e infatti sono stati catturati dei grossi esemplari durante tutto l'inverno.
Le fasce costiere preferite da questo vorace predatore sono le franate e le coste rocciose alte, quelle sabbiose miste in prossimità di porti, foci di acqua dolce e laghi salmastri, dove può facilmente cacciare le sue prede. Stazionano spesso nei pressi dell'ingresso dei porti, dove è facile incontrarli soprattutto nelle prime ore del mattino o all'imbrunire,.
Circa gli orari c'è da dire subito che i momenti migliori sono senza dubbio quelli che coincidono con il semibuio del primissimo mattino e del tardo pomeriggio.
Non si pensi però che, grazie alla sua naturale aggressività, il pesce serra sia una facile preda per il pescatore, anzi è molto diffidente e sospettoso ed è di conseguenza difficile da catturare.

Per lo spinning da terra prendiamo ora in considerazione le fasce costiere sabbiose in prossimità di porti e le foci di acqua dolce che, come vedremo, presentano un approccio assai diverso. Mentre nell'ambito portuale è da preferire un mare poco mosso o del tutto piatto, alle foci dei fiumi sarà più facile catturarlo nella schiuma, quando è intento a banchettare con un branco di poveri cefali o di salpe, altra sua preda preferita.
Nei porti si può scegliere di lanciare in quei punti che si ritiene possano essere di passaggio, oppure preferire un lancio diretto sull'attacco dei serra ai muggini locali, avendo l'accortezza, la capacità e la prontezza di lanciare proprio alla base dei branco di muggini in fuga. Come sempre succede l'ambiente portuale stravolge un po' le normali consuetudini dei pesci e quindi per quanto riguarda l'orario da preferire, non è strettamente vincolante l'alba o il tramonto ma, soprattutto per quanto riguarda i lanci sulle mangianze, qualsiasi orario può considerarsi buono.

Il discorso da farsi alle foci dei fiumi è invece diametralmente opposto: stretto rigore per gli orari, alba e tramonto, e soprattutto mare mosso che impedisca al pesce di poter osservare bene l'esca che sta attaccando. Il serra ha una vista acutissima ed è in assoluto il pesce più "fetente" che si possa prendere a spinning. Infatti, se ha voglia di attaccare effettuerà un attacco forte, deciso e sicuro, ma se per qualche motivo ha dei sospetti sull'esca che sta attaccando o non è particolarmente affamato, allora vi farà impazzire! Seguirà il vostro artificiale, da solo o in gruppo, per decine di volte senza mai decidersi all'attacco finale e non servirà a nulla variare la velocità di recupero o cercare di vivacizzare l'esca con dei colpetti con la canna. La "furbizia" di questo pesce è ormai leggenda, che alimenta il fascino della sua cattura.
Avere in canna un pesce serra è comunque una forte emozione: subito dopo la ferrata cercherà una prima forte difesa con una potente fuga a mezz'acqua intervallando le puntate verso il largo con salti spettacolari e sovente puntate verso il pescatore allentando la trazione. Bisognerà quindi essere sempre pronti ad un recupero velocissimo per evitare di lasciare in bando la lenza perché in questo modo rischieremo di far slamare il pesce. Il combattimento sarà sempre duro e l'impegno del pesce sempre costante.
Non sperate di avere momenti di pausa, come ad esempio ci possono essere con una spigola o con una leccia alla fine del combattimento, il vostro impegno dovrà essere sempre costante ed attento, in particolare nelle ultime fasi del combattimento. Molto spesso infatti si verifica che proprio con l'ultimo salto, quello vicino allo scoglio, il pesce riesce a ritornare in libertà, oppure si rompe la lenza sullo scoglio sotto di voi, che il pesce puntualmente cerca una volta arrivato vicino a riva. Particolarmente importante con un pesce così dinamico è cercare di tenere sempre la lenza in tensione e, vedrete, non sarà proprio cosa facile.

Artificiali
Il serra è un predatore di superficie e quindi nei porti le esche più efficaci sono i popper e gli artificiali di superficie in generale; in foce con mare mosso molto validi gli ondulanti e i minnow idonei alla spigola. Dalle nostre esperienze in ambito portuale, abbiamo imparato che meno i serra vedono l'artificiale e meglio é: ottimi quindi gli artificiali che fanno molti schizzi sulla superficie e che quindi appaiono e scompaiono alla loro vista. Tra i vari modelli di popper segnaliamo: i Surface Cruiser della Yo-Zuri, il Beccaleccia di Moreno Bartoli, ma sono validi in generale tutti i modelli con grammatura compresa tra i 20 e i 45 grammi.
Eccellenti anche i Ranger della Robert Lures, un artificiale americano studiato appositamente per i bluefish o blues, come vengono familiarmente chiamati nel mondo anglosassone i nostri pesci serra.

Il recupero sarà decisamente veloce e continuo, costante o intervallato da accelerazioni.Non temete che non riescano a raggiungere l'artificiale, sono pesci velocissimi e se non lo prendono è perché non lo vogliono prendere!

Tratto da barracudaspinning.com
 
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